Rendiconto MiFID. Documento fondamentale per i tuoi investimenti!
Il Rendiconto MiFID, o Rendiconto dei costi ex post, è un documento introdotto dalla normativa MiFID 2 che fornisce agli investitori una panoramica dettagliata e trasparente sui costi e gli oneri associati agli investimenti sostenuti nell’anno precedente.
Questo strumento è importante perché consente agli investitori di avere piena consapevolezza dei costi sostenuti, consentendo loro di valutare meglio la performance del proprio portafoglio e prendere decisioni più informate per il futuro.
Prima dell’introduzione del Rendiconto MiFID, recuperare queste informazioni in modo autonomo risultava quasi impossibile, rendendo gli investitori vulnerabili a investimenti ad elevati costi senza una piena consapevolezza.
QUALI SONO GLI OBBLIGHI RELATIVI AL RENDICONTO MIFID E QUANDO DEVE ESSERE INVIATO?
Gli obblighi relativi al Rendiconto MiFID richiedono alle banche e ai consulenti finanziari di inviare questo documento ai propri clienti entro il 30 aprile di ogni anno.
Il Rendiconto MiFID fornisce informazioni cruciali sui costi e sui rendimenti degli investimenti effettuati durante l’anno precedente.
La rendicontazione è obbligatoria e non facoltativa. Tuttavia, le modalità con cui viene consegnata possono variare.
Per gli investitori e risparmiatori che non usufruiscono dei servizi digitali, è prevista la spedizione cartacea del documento.
Molti intermediari, però, cercano di eludere l’attenzione dei clienti inviando il rendiconto solo all’interno dell’home banking, spesso in una sezione poco visibile, o in una casella di posta elettronica aperta senza che il cliente ne sia consapevole.
Questo trucco ingegnoso permette agli intermediari finanziari di adempiere agli obblighi di legge sfruttando la “pigrizia” o l’ignoranza digitale dei clienti, che non controllano mai (o non sanno di avere) queste mail nel profilo digitale della banca.
Di conseguenza, gli intermediari che adottano queste modalità opache di comunicazione, invece di subire penalizzazioni, ottengono vantaggi competitivi rispetto agli operatori più trasparenti.
Nonostante l’importanza di questo documento, molti investitori non ne sono a conoscenza.
È fondamentale che gli investitori richiedano attivamente il Rendiconto MiFID ai propri intermediari finanziari per avere una visione chiara e completa delle spese e dei rendimenti legati ai loro investimenti.
DOVE POSSO TROVARE IL MIO RENDICONTO MIFID E COME POSSO ACCEDERVI?
Il tuo Rendiconto MiFID può essere trovato tramite il tuo servizio di home banking.
Generalmente, la versione sintetica del documento viene caricata direttamente nell’home banking senza alcun avviso o notifica.
Tuttavia, se desideri ottenere il report dettagliato e completo, che include non solo l’aggregato sintetico dei costi, ma anche il dettaglio dei singoli investimenti e i costi associati, è necessario richiederlo espressamente al tuo consulente finanziario.
È importante notare che la mancanza di comunicazione e la difficoltà di recupero del documento rendono ancora oggi il Rendiconto MiFID sconosciuto alla maggior parte degli investitori italiani.
QUALI INFORMAZIONI SONO RIPORTATE NEL RENDICONTO MIFID E COME POSSO INTERPRETARLE?
Il Rendiconto MiFID fornisce una panoramica dei costi e oneri relativi agli investimenti, ma il suo formato può variare tra le diverse istituzioni finanziarie.
Infatti, non esiste un modello di rendicontazione standard ed unico per tutti, ma ogni intermediario ha un proprio layout.
In generale, il rendiconto deve includere le seguenti informazioni:
- Costi totali dovuti alla banca: Questi sono i costi complessivi addebitati dalla banca per i servizi di consulenza finanziaria;
- Costi dovuti a soggetti terzi: Questi sono i costi dovuti a terze parti, come gli emittenti dei prodotti finanziari, con una separata indicazione di quanta parte viene retrocessa alla banca;
- Dettaglio degli incassi dalla vendita di strumenti finanziari: Questo mostra quanto la banca ha incassato dalla vendita degli strumenti finanziari.
I dati devono essere espressi sia in valore assoluto che in forma percentuale, relativamente alla giacenza media dell’intero portafoglio.
DUE ESEMPI REALI DI RENDICONTO MIFID 2 INVIATI DALLA BANCA AI PROPRI CLIENTI
A titolo esemplificativo pubblichiamo sotto due report ricevuti da due investitori che hanno deciso di non rivolgersi più alla banca e di affidarsi alla nostra società di consulenza finanziaria indipendente.
Come puoi vedere, questo investitore ha pagato 2.688,96€ di costi all’anno senza saperlo, pari al 3,14% del suo investimento. Come puoi pretendere di guadagnare con la tua banca se ogni anno hai un carico di costi superiore al 3%?
Questo investitore, invece, ha sostenuto costi annui pari a 31.164,89€ senza saperlo. Si nota subito la voce “Pagamenti di terzi ricevuti dall’intermediario” che non sono altro che le retrocessioni che i fondi riconoscono alla banca per aver venduto i suoi prodotti. Un palese conflitto di interesse.
PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE I COSTI DEGLI INVESTIMENTI?
Capire i costi degli investimenti è fondamentale perché, a differenza di altri settori, nel mondo della finanza un costo elevato non garantisce una maggiore qualità.
Infatti, mentre i costi degli investimenti sono sempre certi, i rendimenti non lo sono mai. Un costo elevato può erodere significativamente i rendimenti nel tempo.
In Italia, gli investitori che si affidano a banche o ad altri intermediari finanziari pagano annualmente costi che variano tra il 2% e il 3% del loro patrimonio investito. Questi costi rappresentano una zavorra che riduce i guadagni potenziali.
Dal rendiconto emergono spesso situazioni di conflitto di interesse, dove gli intermediari preferiscono prodotti finanziari che generano maggiori commissioni per loro, a scapito del cliente.
La trasparenza sui costi mette in crisi questi rapporti, poiché diventa difficile giustificare la raccomandazione di determinati strumenti finanziari quando i clienti sono consapevoli delle spese che stanno sostenendo.
COME POSSO CAPIRE SE STO PAGANDO COSTI ELEVATI SUGLI INVESTIMENTI?
Per capire se stai pagando costi elevati sugli investimenti, è importante esaminare attentamente la struttura dei costi associata ai tuoi investimenti.
Una delle prime cose da fare è controllare il rapporto di spese totali (TER) dei fondi in cui sei investito. Questo rapporto indica la percentuale del tuo investimento che viene utilizzata per coprire i costi di gestione del fondo. Più basso è il TER, meno stai pagando in termini di commissioni e spese.
Inoltre, è importante considerare che, secondo il “Global Investor Experience Study” di Morningstar, l’Italia e Taiwan sono i paesi che occupano gli ultimi posti per il livello dei costi all’interno dei fondi comuni attivi di investimento. In particolare, un investitore italiano che investe tramite la consulenza finanziaria tradizionale di banche e reti può comunemente pagare dal 2% al 3% all’anno di costi fissi, senza saperlo.
Pertanto, confrontando i costi dei tuoi investimenti con le medie di settore o con altri prodotti simili disponibili sul mercato, puoi valutare se stai pagando costi eccessivi.